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Oltre la metà degli Italiani si affida al web per cercare informazioni relative alla salute e il 74% ritiene la rete un punto di riferimento utile da consultare, dopo il proprio medico.

È il fenomeno “Social Health”, che sta crescendo esponenzialmente anche in Italia e che offre grandi opportunità per favorire la conoscenza su temi legati alla prevenzione, agli stili di vita e al benessere, portando con sé però, qualche rischio.

Il limone cura le afte”…”Trovata la cura per il cancro”…”Ecco la dieta miracolosa”: sono solo alcuni esempi di informazioni che capita di trovare sul web (e non solo), spesso non attendibili e non basate su fondamenti scientifici. Quando si parla di salute è bene invece saper distinguere un’informazione valida dalle cosiddette “bufale”. 

 

E proprio per difendere gli utenti del web e dei social network dalle bufale sulla salute, Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione), attraverso il proprio portale di informazione su salute, benessere e automedicazione responsabile www.semplicementesalute.it, con schede approvate dai medici di medicina generale della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), propone alcune regole per aiutare gli utenti della rete a difendersi dalle bufale on line.

“La rete e i social media rappresentano una grande opportunità per diffondere informazioni corrette e attendibili su temi riguardanti la salute, ma non sempre il bisogno di informazione delle persone è accompagnato da una corretta conoscenza di questi temi”. 

Ecco alcune semplici regole da tenere a mente per difendersi dalle bufale online: 

1. Diffidare dalle soluzioni troppo semplici per problemi complessi: i miracoli in fatto di salute non esistono. 
2. Verificare la fonte delle informazioni: Chi parla? C’è piena trasparenza? 
3. Controllare se le informazioni riportate fanno riferimento all’opinione di un esperto o di un Ente istituzionale o scientifico accreditato. 
4. Cercare conferme da più fonti ma diffidare delle informazioni copia e incolla. 
5. Come nella vita reale, non fidarsi del passaparola tramite i social network, ma chiedere sempre un parere al proprio medico o al farmacista di fiducia. 

“Con il nostro portale abbiamo voluto offrire una informazione col ‘bollino’, lo stesso che in modo trasparente contraddistingue i farmaci di automedicazione. Solo in un anno abbiamo raggiunto oltre 165mila persone che hanno visitato il nostro sito e 63,000 tramite Facebook a dimostrazione di come la rete offra una straordinaria opportunità per fare cultura sanitaria ed aiutare i cittadini a gestire in modo autonomo i piccoli disturbi di salute” ha concluso Agnès Regnault. 

Per maggiori informazioni sui farmaci di automedicazione e i piccoli disturbi vai su www.semplicementesalute.it il nuovo portale dell’automedicazione. 

fonte: www.federchimica.it